Niente grandi fratelli o isole de famosi. Abbiamo voluto chiamare REALITY questa sezione del sito, con l’intenzione di creare uno spazio dove far confluire testimonianze, storie o immagini tratte dalla realtà aquilana. Una realtà complicata (e chi la vive quotidianamente lo sa benissimo), ma difficile, a volte, anche da raccontare.
Il nostro obiettivo, con queste pagine, è proprio quello di descrivere L’Aquila del post terremoto attraverso le storie di chi avrà voglia di raccontarle e di condividerle. Una sorta di puzzle (certo, non facile da ricostruire) nel quale ognuno di noi, attraverso i propri “racconti”, potrà essere un frammento.
Naturalmente REALITY è uno spazio aperto. Per cui vi invitiamo a farne parte.
Trentuno ottobre 2002. Terremoto di San Giuliano di Puglia. Muoiono 27 bambini e una maestra. Mancano 2350 giorni. La prevenzione del rischio sismico è attività complessa. E ciascuno degli attori istituzionali dovrebbe avere un ruolo preciso e un coordinamento altrettanto preciso. E risorse finanziarie sufficienti. E ciascuno degli attori istituzionali dovrebbe resistere alle pressioni di chi vorrebbe meno vincoli, che significano costi più bassi di costruzione e maggiore libertà di edificare su qualsiasi terreno. Affidare alla sola Protezione Civile l'attività di prevenzione, significa deresponsabilizzare chi dovrebbe avere il governo del Territorio. Il Parlamento italiano avvia una indagine…
. Forse avevano davvero ragione i 650 firmatari contro il “bluff del riscaldamento globale” vista la nevicata del 3 febbraio 2012 che ha ricoperto gran parte del Paese, bloccandolo in una morsa di gelida equità. Purtroppo 7 i morti, e poi automobili, autobus e treni bloccati, persone all’addiaccio per 24 ore tra il Lazio e l’Abruzzo, paesi senza corrente elettrica in Toscana e isolati in altre Regioni, città intasate, e tg che non fanno altro che passare la disastrosa situazione di una Roma innevata. E poi il sindaco Alemanno che se la prende con il…
Partenza da Sassa, verso il Nucleo Industriale di Bazzano, sede ASM. Devo attraversare Sassa, per la via principale, strettoia, ci passa un’auto sola, anche se i sensi di marcia sono due, la curva è cieca, e quindi ci vuole circospezione, e scaramanzia. E un bonus di fortuna. Se hai un’auto ingombrante, ci vuole anche grasso di balena da spalmare sulle fiancate, per scivolare meglio sullo stretto. Qui c’era una volta l’Ufficio Postale, e ora non c’è più. C’era anche la Caserma dei Carabinieri, e ora c’è un cancello chiuso. Passo. E vado verso L’Aquila. Rotonda, e Progetto C.A.S.E.…
“ … ormai sto alle c.a.s.e. ; sì, mi sono ambientato. Mica si sta male, siamo a un passo dalla campagna. E poi si è creata una bella atmosfera coi vicini. Gente prima sconosciuta, adesso stiamo bene insieme…” “ … forse tra un po’, mi rimandano a lavorare in città. Non ne posso più di pendolare: 3 ore di viaggio al giorno, se va bene…” “ … quei cassettoni barocchi, proprio non c’entravano niente, con la chiesa romanica! Hanno fatto bene a levarli…” “ … abitavo in una casa bellissima, col giardino. Stavamo in affitto, ma pensavamo di comprarcela.…
Campo Felice (L’Aquila) – Quanto e' strano il destino. Sopravvivere all’orco cattivo e al suo urlo disumano in quella drammatica alba del 6 aprile 2009, alle 3,32, e morire qualche minuto piu' tardi in un irragionevole incidente stradale sulle stesse strade scosse dalla furia del mostro. I 25 anni vissuti da Elpidio si sono spenti cosi', in un attimo, in una Ford Fiesta rossa a pochissimi chilometri di distanza dall’abitazione della sua cara mamma. Elpidio amava lo sport. Occasionalmente si concedeva qualche uscita in bicicletta, pedalando tra le sue montagne. Le stesse che oggi lo ricordano, vestite a festa,…
Per quanto un appassionato di musica si ostini a scegliere la colonna sonora delle proprie giornate, e per quanto ogni giorno possa sembrare diverso e ricco di sorprese, nei silenzi di un luogo grottesco il tempo viene scandito da un tonfo sordo di grancassa, mentre il goffo barrito di un paio di rauchi corni (o forse tre) sembra perdersi nella vallata, nel timido annuncio di un'altra futile battaglia. I richiami della perseverante orchestra sgangherata si odono solo quando tutto tace, e nessuno è mai riuscito a capire da dove provengano. Si ascoltano ormai distrattamente, mentre davanti ai cortili si parla…
Insieme a chi ha vissuto con me l’esperienza del terremoto aquilano del 2009 ho cercato di scrivere un diario dei momenti che abbiamo trascorso. LUNEDI’ 6 APRILE 2009: Siamo stati tutti svegliati alle 7 del mattino dalle chiamate del responsabile della Misericordia di Atripalda; abbiamo appreso la notizia del sisma e acceso immediatamente la televisione, ai nostri occhi si sono profilate immagini che ci hanno trasmesso la potenza della catastrofe appena accaduta. In un primo momento la nostra squadra doveva essere formata da 5 persone e saremmo dovuti partire con l’ambulanza. Verso le ore 8:30 il Presidente viene contattato dal…
COSA VOGLIONO GLI AQUILANI? C'è ancora qualcuno che se lo chiede eppure, la risposta a NOI sembra tanto semplice. VOGLIAMO L'AQUILA. Vogliamo il DIRITTO di ricostruirla. Vogliamo la POSSIBILITA' di ricostruirla. NOI. Rivogliamo la nostra città, perché rivogliamo la nostra storia, la nostra identità, il nostro passato perché nel nostro passato c'è anche il nostro futuro. Rivogliamo la nostra città, dov'era e com'era. La rivogliamo brulicante di vita, di suoni, di profumi, di luci. Me lo chiedo spesso, se chi non è aquilano (di nascita o di adozione) può capire. Se puo' capire cosa si prova quando ogni volta…
LA PROVA GENERALE. Erano mesi che sentivo le scosse. Riesco a percepirle anche se sono sotto la soglia del 2° grado richter. Una leggerissima vibrazione, un impercettibile movimento, un colpo allo stomaco e via, verso nuove avventure. Prima a Fossa, dove avevo un casone bello, che amavo moltissimo. ne lamentavo la lontananza dal centro storico della città, però, centro in cui sono nata, in cui ho frequentato le scuole fino al liceo. posto dove ho cominciato a fare politica, dove erano tutti i miei amici, la mia vita. tutti i miei sforzi avevano un unico obiettivo: tornare a…
Io quella notte non c’ero. Per un colpo di fortuna, per un caso, qualcuno dice per un miracolo, ma non c’ero. Negli ultimi mesi mi ero fidato dei messaggi tranquillizzanti dei sismologi. Per la mia radio, nelle settimane prima del 6 aprile, ne avevo intervistati almeno tre, ogni qualvolta le scosse si facevano più frequenti o meno lievi. All’Ingv sembravano tranquilli, e confesso che mi sentivo anche un po’ idiota ad assecondare la preoccupazione crescente degli aquilani per quello sciame che continuava senza sosta già da qualche mese. Per cui, quando quel pomeriggio di fine marzo, credo fosse un lunedì,…